
Luigi Bracchi
CAMPI DI SEGALE NELLA PIANA DI BORMIO
Prima
metà XX secolo
Olio su
tela,
cm 120x150
©Collezione Credito Valtellinese
Luigi Bracchi è uno dei numerosi artisti valtellinesi che, pur avendo abbandonato la valle d’origine in favore prima di Parigi e poi di Milano, aveva conservato nel cuore e nella mente la sua “piccola patria”. Il vivere fuori provincia gli permise dunque di avvicinare i grandi nomi dell’arte italiana di allora, come Aldo Carpi, Carlo Carrà, Pietro Annigoni, Achille Funi, tuttavia allacciando e conservando rapporti con i convalligiani residenti a Milano e attivi nel mondo della cultura, da Emilio Guicciardi a Balilla Pinchetti, da Renzo Sertoli Salis
a Camillo de Piaz.
Pur non avendo aderito alle avanguardie storiche, Bracchi non può comunque essere definito un passatista, per lo meno in virtù di quei punti di tangenza che egli ebbe col cauto rinnovamento formale ispirato da “Novecento”.
In quest’opera è evidentissima, per esempio, l’influenza degli encausti che Gianfilippo Usellini realizzò nel 1935 per la Sala del Consiglio del Palazzo della Provincia di Sondrio, su cui l’artista tiranese ebbe certamente occasione di meditare.
In particolare l’episodio de “La mietitura” – popolato da contadini in abito tradizionale intenti alla raccolta della segale nella campagna prospiciente la chiesa di San Giuseppe di Grosio – presenta forti connessioni con la tela del Bracchi, che mostra la stessa scena, ambientata però nella magnifica piana di Bormio.
Luigi Bracchi
(Tirano, 1892 - 1978) a vent'anni
si
trasferisce a Milano dove frequenta l'Accademia e di Brera e lo studio del
pittore bresciano Giuseppe Ronchi. Negli anni Trenta stringe amicizie
importanti nell'ambiente artistico
di Milano (Aldo Carpi, Carlo Carrà, Achille
Funi, Pietro Annigoni, Alberto Savinio). Hanno scritto di lui critici
importanti come Enrico Somaré, Leonardo Borgese e Ugo Ojetti. Non si allontanò
mai dalla sua pittura aderente al vero e rimase completamente estraneo
all'astrattismo e agli altri movimenti innovatori della sua epoca malgrado il
lungo sodalizio con la moglie,
la pittrice e scultrice futurista Regina Bracchi
Cassolo.
Creval-Gruppo bancario Crédit Agricole Italia promuove questo progetto di valorizzazione del capitale umano espresso dall’arte e dal pensiero profondo per una nuova sostenibilità ambientale e sociale.
I contenuti artistici dell'intera piattaforma sono protetti ai sensi delle norme che regolano il Diritto d'Autore (art. 2576 del Codice Civile, Legge 633/1941 e successive modifiche e integrazioni, D.Lgs n. 68/2003), e da quelle concernenti la proprietà intellettuale. Tutte le opere appartengono ai rispettivi autori che ne detengono tutti i diritti.
Tali opere quindi non possono essere utilizzate per uso personale in mancanza di autorizzazione, richiesta e ottenuta presso i soggetti interessati.