
Edward Harrison Compton
VEDUTA DEL GRAN ZEBRÙ
PRESSO SOLDA
1905
Olio su tela,
cm 71,5x102,5
©Collezione Credito Valtellinese
Figlio di un noto pittore bavarese di vedute alpine, Edward debutta anch’egli come pittore di paesaggio, divenendo ben preso un bergmaler anche più famoso del padre.
Il suo stile pittorico ricorda per certi versi quello delle vedute alpine che aveva realizzato Turner durante il suo viaggio in Italia (1819), ma interpretato in maniera decisamente borghese, ovvero traslando gli aspetti visionari e sublimi della pittura d’alta montagna verso il pittoresco e il vernacolare.
I colori vengono così accentuati e resi più brillanti per appagare il puro piacere estetico dell’osservatore: il verde dei pascoli d’alta quota,
il blu cobalto del cielo, il bianco vaporoso delle nuvole o quello abbacinante dei ghiacciai dello Zebrù.
Evidentemente indifferente alle avanguardie pittoriche coeve, Compton segue la rassicurante strada di una pittura illustrativa dal sapore ottocentesco, che dimostra una notevole padronanza del mestiere e una certa attrazione verso l’Heimatsilalpino-teutonico, tanto da farne uno dei pittori ammirati da Adolf Hitler quando questi, con scarsi successi, tentava l’ammissione all’Accademia delle Belle Arti di Vienna. L’influenza dell’arte di Compton può esser ravvisata specialmente negli acquarelli che Hitler dipinse nel centro storico di Monaco di Baviera verso il 1914.
Nel 1940 alcune opere del pittore furono incluse
nella Grossen Deutschen Kunstausstellungpresso
la Haus der Deutschen Kunst di Monaco, la mostra annuale della “grande” arte tedesca promossa
dal regime nazista.
Edward Harrison Compton (
Feldafing, 1881 - 1960).
Figlio di un noto pittore bavarese di vedute alpine, Edward
debutta anch’egli come pittore di paesaggio, divenendo ben preso un bergmaler
anche più famoso del padre. Il suo stile pittorico ricorda per certi versi
quello delle vedute alpine che aveva realizzato Turner durante il suo viaggio
in Italia (1819), ma interpretato in maniera decisamente borghese, ovvero
traslando gli aspetti visionari e sublimi della pittura d’alta montagna verso
il pittoresco e il vernacolare. Nel 1940 alcune opere del pittore furono
incluse nella Grossen Deutschen Kunstausstellung presso la Haus der Deutschen
Kunst di Monaco, la mostra annuale della “grande” arte tedesca promossa dal
regime nazista.
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