



Daniele Pigoni
OPERE
Un filo invisibile lega ogni organismo di questo pianeta agli eventi cosmici primordiali.
Da una prospettiva più ampia la grumosita' polverosa del cemento dei primi lavori, simbolo della vita dell’uomo,
cede il posto alla "materia" organica, al legno energeticamente mutato, al carbonio. Questa straordinaria parentela che accomuna tutti gli esseri viventi su questo pianeta, in questo momento così delicato per la nostra sopravvivenza dovrebbe aiutare a riflettere sulla appartenenza al Tutto.
Lento, ma inesorabile, il naturale ritorno all’Unità - anche se ostacolato dall’egoismo individuale, dalle divisioni e dal senso di appartenenza a differenti mondi culturali – questo processo sarà compiuto.
Daniele Pigoni
Dall’ambiente fantasioso e rivoluzionario del post-sassi-
smo, dalla vocazione sportiva che lo porta a frequentare
le pareti - prima della val Masino, poi estere - approda a
una ricerca sempre più personale di rielaborazione dei
numerosi viaggi, tramite tecniche e materiali propri del
mestiere di ebanista restauratore di cui si impadronisce
fin dagli anni Novanta. Esordisce così, allo scoccare del
nuovo millennio, con una mostra a due, allestita presso
la sede della biblioteca di Ponte in Valtellina, dove espo-
ne opere di grande impatto e dimensione, volte a restituire
l’esperienza di viaggio e di introspezione in Europa, Stati uniti, Australia, India e Nepal.
Alcune personali e collettive: palazzo Sertoli,
Sondrio; palazzo Sassi MVSA, Sondrio; galleria Venticorrenti, Milano; Orti di
Leonardo alle Stelline, Milano; Castello di Miramare,Trieste; Triennale di
Roma, Roma; Galleria il Rivellino, Locarno; Chiostro di S. Antonio, Morbegno;
Palazzo Foppoli,Tirano
Creval-Gruppo bancario Crédit Agricole Italia promuove questo progetto di valorizzazione del capitale umano espresso dall’arte e dal pensiero profondo per una nuova sostenibilità ambientale e sociale.
I contenuti artistici dell'intera piattaforma sono protetti ai sensi delle norme che regolano il Diritto d'Autore (art. 2576 del Codice Civile, Legge 633/1941 e successive modifiche e integrazioni, D.Lgs n. 68/2003), e da quelle concernenti la proprietà intellettuale. Tutte le opere appartengono ai rispettivi autori che ne detengono tutti i diritti.
Tali opere quindi non possono essere utilizzate per uso personale in mancanza di autorizzazione, richiesta e ottenuta presso i soggetti interessati.